Come recuperare gli esoneri INPS non goduti degli ultimi 5 anni

Ogni anno, generalmente nella Legge di Bilancio, vengono stabiliti gli esoneri contributivi di cui le aziende possono godere, al fine di aumentare l’occupazione di alcune tipologie di lavoratori più svantaggiati e di ridurre i costi aziendali.

In alcune aziende, specialmente quelle con un alto turnover di dipendenti, potrebbe capitare, per una serie di motivi, che gli sgravi a cui i datori di lavoro avrebbero diritto non vengano del tutto o in parte sfruttati. 

Con il passare del tempo, è possibile che questi esoneri non goduti si accumulino e che vadano a formare un vero e proprio “tesoro nascosto” per l’azienda.

Recuperare questi esoneri diventa, quindi, un’operazione particolarmente interessante, in quanto può liberare delle somme consistenti di cui l’azienda non sapeva di poter disporre.

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Recupero degli sgravi non goduti: cosa dice la legge

La legislazione in materia di contributi previdenziali è notoriamente complessa e in continua evoluzione, con frequenti aggiornamenti che possono facilmente sfuggire anche agli occhi più attenti.

Le tipologie di esoneri contributivi sono numerose, variano sovente e hanno limiti temporali precisi: ricostruire la situazione pregressa e capire se ci sia la possibilità di efficientare i contributi versati può essere un’operazione delicata. Oltre a ciò, non è semplice districarsi tra le varie tipologie di esoneri.

Un’azienda con un personale giovane potrebbe beneficiare di sgravi contributivi: per esempio con la Legge 205/2017 è stata introdotta un’agevolazione per le assunzioni di giovani Under 30. Questa agevolazione, come indicato nella Circolare Inps 40/2018, consiste in un’esenzione del 50% dal pagamento dei contributi previdenziali per tre anni dalla data di assunzione.

Successivamente, tramite la Legge 178/2020 e la Legge 197/2022, è stata introdotta un’altra agevolazione riferita ai giovani Under 36. Questa nuova agevolazione prevedeva un aumento della percentuale di esenzione e un’estensione della durata del beneficio per le assunzioni avvenute nelle regioni del Sud.

Al momento, l’ultima agevolazione menzionata è scaduta, e rimane in vigore l’incentivo strutturale per i giovani Under 30.

Data la complessità della materia, appare evidente quanto sia importante rivolgersi a una agenzia specializzata nel settore, al fine di trasformare una procedura complessa in una attività vantaggiosa in rapporto ai costi/benefici, sia in termini di impegno di tempo sia in termini economici.

Un professionista dell’efficientamento contributivo, infatti, è in grado di analizzare la situazione pregressa, di individuare quale sia l’esonero a cui si ha diritto o, nel caso ve ne siano più di uno, quale sia il più conveniente, in modo da poter attivare la procedura di recupero in tempi brevi e senza difficoltà per l’azienda.

Fino a quando si può risalire nel recupero degli sgravi contributivi?

La possibilità di recuperare gli esoneri contributivi non sfruttati si estende fino a un arco temporale di cinque anni precedenti, in alcuni casi è possibile risalire anche fino a dieci anni: tuttavia, ciò non è automatico, ma deve essere esaminata la situazione di ogni singola azienda per capire quali fossero gli sgravi in vigore nel periodo di tempo in oggetto e quali non siano stati fruiti.

Per quanto riguarda i contributi da efficientare relativi ai 5 anni precedenti, è sufficiente presentare una pratica amministrativa all’INPS.

Nel caso le aziende abbiano dei contributi da efficientare risalenti a un periodo precedente si può andare a ritroso fino ai 10 anni precedenti. In tal caso, però, non è più possibile fare il recupero tramite una pratica amministrativa, ma è necessario aprire un contenzioso e procedere in giudizio, affrontando una procedura più lunga e complessa.

Quali documenti devono essere presentati dalle aziende per il recupero degli sgravi contributivi

La pratica di efficientamento da presentare all’INPS richiede l’analisi dei dati contributivi.

Per iniziare la procedura di efficientamento, il servizio EfficientamentoFacile di Prospettiva Lavoro in prima battuta richiede la presentazione dei flussi UNIEMENS in formato digitale.

Questi documenti sono essenziali per analizzare i versamenti dei contributi degli anni interessati dall’efficientamento.

Grazie all’utilizzo di un software dedicato, implementato dagli esperti di EfficientamentoFacile, il processo di analisi viene notevolmente accelerato e la quantità di documentazione necessaria si riduce significativamente.

Una volta forniti i flussi UNIEMENS, infatti, il software di Prospettiva Lavoro elabora i dati per determinare l’ammontare degli esoneri contributivi non sfruttati e procede insieme al cliente con l’avvio della pratica di recupero. Si tratta di un sistema unico in Italia, che abbatte sensibilmente l’impegno richiesto all’azienda e che unisce la competenza e l’alto livello di specializzazione nel settore alla praticità per l’azienda.

Recupero degli esoneri: quanto conviene alle aziende?

Il recupero degli esoneri contributivi è senza dubbio un’attività conveniente per le aziende.

Da una parte, infatti, si possono ottenere dei rimborsi sui versamenti dei contributi versati in eccesso: si tratta, di solito, di crediti contributivi che permetteranno alle aziende di risparmiare sui versamenti successivi, potendo fare una compensazione con le cifre dovute.

Ma il vantaggio non si esaurisce qui, infatti, si potrebbero configurare dei risparmi. Se venissero identificati degli incentivi da applicare ai lavoratori già assunti, si potrebbero avere dei minori costi anche per gli anni seguenti: in base al tipo di esonero a cui si ha diritto, tali risparmi si potrebbero protrarre per diversi anni, offrendo all’azienda un ritorno economico importante.

Inoltre, per le aziende, la scoperta di avere diritto a degli sgravi contributivi di cui non era a conoscenza potrebbe influire positivamente anche sulle scelte future, per esempio portando alla decisione di assumere altro personale oppure di trasformare posti a tempo determinato in posti a tempo indeterminato.  

Per quanto riguarda il costo dell’operazione, Prospettiva Lavoro si assume il rischio di impresa: una volta approvata la pratica di efficientamento dall’INPS e ottenuti i crediti, verrà trattenuta una percentuale del rimborso. Nel caso in cui non si avesse diritto ad alcun rimborso, nulla sarà dovuto. 

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