Perché verificare i contributi previdenziali versati: i vantaggi dell’efficientamento

La verifica dei contributi previdenziali che un’azienda ha versato per i propri dipendenti può nascondere delle piacevoli sorprese.

Talvolta, accade che le aziende non beneficino degli esoneri contributivi a cui avrebbero diritto per legge. Soprattutto nelle aziende con molta rotazione di personale o in quelle con personale molto giovane, potrebbe essere utile verificare ciò che si è versato negli ultimi cinque anni. Ciò permette di analizzare la situazione pregressa e di valutare se ci sia la possibilità di presentare all’INPS la richiesta di recupero degli importi pagati in eccesso.

Verifica contributi versati - EfficientamentoFacile

La contribuzione previdenziale INPS e gli esoneri

 I contributi previdenziali costituiscono un versamento obbligatorio all’INPS da parte del datore di lavoro. Questi contributi servono a finanziare varie forme di sostegno per il dipendente, come l’indennità di disoccupazione, la cassa integrazione, i periodi di malattia ed infine, la pensione. Rappresentano una tutela fondamentale per garantire assistenza economica in momenti di necessità. Tuttavia, rappresentano anche un onere che incide sensibilmente sui costi aziendali, tanto che si stima che circa il 40% della massa salariale sia destinata proprio ai contributi.

Per favorire le aziende e le assunzioni vi sono delle normative, in genere emanate con la legge di Bilancio, che concedono degli sgravi, spesso destinati all’assunzione di giovani, donne o di altre categorie di lavoratori in condizioni disagiate.

Non sempre però le aziende ne usufruiscono, spesso perché non sanno di averne la possibilità.

Gli sgravi previdenziali: entro quanto tempo si possono recuperare?

Molte aziende non sanno nemmeno che, se non hanno goduto degli sgravi contributivi a cui avevano diritto, possono comunque recuperarli.

L’esonero si può recuperare facendo richiesta all’INPS entro i 5 anni dall’assunzione del dipendente per il quale l’azienda ne avrebbe avuto diritto.

Entro tale termine, infatti, è possibile presentare una pratica amministrativa: è sufficiente accedere al proprio account sul portale dell’INPS e richiedere una variazione nella sezione apposita.

In alcuni casi, l’efficientamento può essere esteso ai dieci anni precedenti ma, in tale situazione, non è possibile richiedere la variazione, semmai deve essere aperto un contezioso.

La verifica dei contributi versati: come avviene

La verifica dei contributi previdenziali che sono stati versati prevede l’analisi di tutte le assunzioni e le trasformazioni fatte negli ultimi cinque anni.

Si dovrà quindi controllare quali fossero le normative in vigore alla data di ogni assunzione, o variazione, e a quali forme di esonero l’azienda avesse diritto in relazione al singolo lavoratore.

Compiere manualmente questa operazione può essere molto lungo e, in alcuni casi, complesso. Per questo motivo, Prospettiva Lavoro, con la software house Softplace, ha studiato EfficientamentoFacile, un servizio che, utilizzando un software apposito, riesce a elaborare centinaia di migliaia di dati dei flussi Uniemens in tempi molto contenuti.

Ciò permette non solo di velocizzare la procedura di verifica, ma anche di avere un elevato grado di accuratezza.

I vantaggi che ne derivano sono particolarmente interessanti per le aziende di medie e grandi dimensioni, in quanto possono godere di recuperi e risparmi.

I vantaggi dell’efficientamento: recuperi e risparmi

I motivi per cui un’azienda dovrebbe affidarsi a un servizio come quello di EfficientamentoFacile sono numerosi:

  • Gli esperti di EfficientamentoFacile prima di presentare la richiesta di recupero all’INPS si accertano che vi siano realmente degli esoneri da efficientare. Questo fa sì che il 99% delle richieste venga accolto.
  • Il team di EfficientamentoFacile accompagna l’azienda in ogni passo: in prima battuta, devono essere forniti solo i file con i flussi Uniemens. In alcuni casi, è possibile che vengano richiesti altri documenti, ma in linea di massima si tratta di una documentazione reperibile facilmente e in tempi brevi dall’azienda stessa.
  • Entro cinque anni dall’assunzione la procedura è una normale richiesta amministrativa di variazione, che non comporta particolari operazioni né oneri.
  • L’INPS, in genere, risponde in tempi brevi: nel giro di qualche giorno si può già sapere se la richiesta è stata accolta.
  • Una volta accolta la richiesta da parte dell’INPS, gli importi pagati in eccesso vengono restituiti sotto forma di recuperi. Ciò significa che l’azienda avrà un credito, che può essere anche molto consistente, immediatamente utilizzabile per il versamento dei contributi.
  • Oltre a ciò che viene recuperato immediatamente, l’azienda potrà godere di risparmi, ovvero della riduzione di costi futuri del personale. Spesso, infatti, gli esoneri continuano ad essere validi anche nel presente.
  • Se l’analisi fatta tramite il servizio di EfficientamentoFacile mostrasse che non ci sono contributi da efficientare, nulla sarà dovuto da parte dell’azienda. Altrimenti, il compenso sarà calcolato in percentuale solo sull’effettivo credito autorizzato da parte dell’INPS.

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