
DURC negativo: cosa succede con gli esoneri contributivi?
Il DURC negativo può avere conseguenze di vario tipo, tra cui anche il rischio di esclusione dagli esoneri contributivi. Ecco perché.
Nel bilancio aziendale, i contributi previdenziali costituiscono un onere significativo e imprescindibile. Attraverso la compilazione del modello Uniemens le aziende comunicano i dati relativi ai dipendenti e adempiono al versamento dovuto. Tuttavia, questa procedura può celare errori contributivi che passano inosservati, portando l’impresa a pagare più del necessario.
Sono errori che possono derivare da una compilazione errata del modello Uniemens, dall’applicazione mancata di uno sgravio contributivo spettante o da una mancata comunicazione di trasformazioni contrattuali. Il problema è che non sempre l’azienda si accorge dell’errore e l’INPS non in tutti casi invia segnalazioni.
Controllare i versamenti contributivi dell’azienda può tradursi in un’interessante opportunità di risparmio: in determinati casi, è possibile recuperare le somme versate in eccesso, dando vita ai cosiddetti rimborsi, e/o attivare agevolazioni retroattive che genereranno dei risparmi sui futuri versamenti.
Il sistema contributivo italiano si basa sul flusso mensile Uniemens, mediante il quale vengono trasmessi all’INPS tutti i dati concernenti le retribuzioni dei dipendenti, i contributi versati e le eventuali agevolazioni applicate. Nonostante l’automazione dei processi, è possibile che si verifichino errori. I più frequenti che possono comportare un versamento superiore al dovuto troviamo:
Accorgersi di aver versato contributi in eccesso all’INPS non è immediato. Gli errori contributivi, infatti, non sempre emergono in sede di contabilità ordinaria e spesso non sono visibili nemmeno all’imprenditore che controlla semplicemente i cedolini.
Per capire se l’azienda ha pagato più del dovuto, è necessario analizzare i flussi e controllare la corretta applicazione degli sgravi.
Tuttavia, ciò non è sufficiente, in quanto devono essere rispettati sia i requisiti oggettivi del lavoratore sia determinate condizioni aziendali. In particolare, vanno considerati alcuni elementi:
Se sono stati versati contributi in eccesso, entro cinque anni dalla data di versamento è possibile presentare una richiesta di rimborso all’INPS. In alcuni casi specifici, il termine può estendersi fino a dieci anni, ma va valutato con attenzione caso per caso.
EfficientamentoFacile di Prospettiva Lavoro offre una soluzione ideale: attraverso un software appositamente sviluppato e l’affiancamento di professionisti qualificati, il servizio permette di esaminare i flussi Uniemens degli ultimi cinque anni, individuare gli esoneri non goduti e presentare correttamente le richieste di recupero. In alcuni casi, potrebbero essere richiesti documenti integrativi, come le autocertificazioni dei lavoratori o una verifica preliminare tramite il portale INPS.
Una volta completata l’istruttoria, la pratica può essere caricata online direttamente nel portale INPS, e, in caso di approvazione, l’azienda potrà utilizzare un apposito codice autorizzativo per detrarre i contributi a partire dal mese successivo.
Si tratta, in definitiva, di un’opportunità concreta per recuperare somme versate in eccesso e, al contempo, ottimizzare i futuri costi del lavoro, soprattutto in contesti con elevato turnover o con più assunzioni nel tempo.
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