Incentivi assunzioni giovani: l’esonero under 30

Uno degli incentivi più interessanti per le assunzioni dei giovani è il cosiddetto esonero under 30, dedicato all’occupazione giovanile.

Introdotto dalla Legge di Bilancio 2018, è stato pensato per favorire l’integrazione dei giovani con meno di 30 anni nel mercato del lavoro, soprattutto per coloro che non hanno mai avuto un contratto stabile.

Che cos'è l’esonero under 30

L’esonero under 30 è un esonero contributivo che permette alle aziende di ottenere una riduzione significativa dei contributi previdenziali che si devono versare per i giovani assunti con contratti a tempo indeterminato.

Esonero under 30 - EfficientamentoFacile

Poiché il fine di questo sgravio è quello di facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro con un impiego stabile, contrastando la precarietà e la disoccupazione giovanile, non si applica ai contratti a tempo determinato.

Si applica, invece, alle nuove assunzioni a tempo indeterminato e alle conversioni di contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato.

I requisiti per accedere agli incentivi assunzioni giovani under 30

Per usufruire dell’esonero contributivo previsto per l’assunzione di giovani under 30, sia le aziende sia i lavoratori devono rispettare una serie di condizioni. Questi requisiti, stabiliti dalla Legge di Bilancio 2018 e dal D.Lgs. n. 150/2015, servono a garantire l’accesso corretto all’incentivo.

Requisiti per le aziende

  • Regolarità contributiva (DURC in regola): l’azienda che assume deve essere in regola con i versamenti previdenziali. Il documento che attesta questa condizione è il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva): nel caso in cui sia negativo, non sarà possibile accedere a nessun esonero.
  • Assenza di licenziamenti nei sei mesi precedenti all’assunzione: il datore di lavoro che intende beneficiare dell’esonero contributivo non deve aver effettuato licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o licenziamenti collettivi (ai sensi della legge 23 luglio 1991, n. 223) nei sei mesi precedenti l’assunzione, nella medesima unità produttiva. Questo requisito è stato introdotto per evitare che l’incentivo venga usato impropriamente, sostituendo lavoratori licenziati con nuove assunzioni agevolate.
  • Assenza di licenziamenti nei sei mesi successivi all’assunzione: nei sei mesi successivi all’assunzione incentivata, il datore di lavoro non può procedere al licenziamento per giustificato motivo oggettivo del lavoratore assunto con incentivo, né di un altro lavoratore impiegato nella stessa unità produttiva e con la stessa qualifica. In caso di licenziamento in questo periodo, l’esonero viene revocato e l’azienda è tenuta a restituire il beneficio già fruito.
  • Rispetto del diritto di precedenza: il datore di lavoro non può ignorare il diritto di precedenza di un dipendente licenziato in passato o cessato da un contratto a termine che abbia espresso volontà di essere riassunto. Se questo diritto viene violato, l’esonero non può essere applicato.
  • Sospensioni del lavoro per crisi aziendale: l’incentivo non può essere utilizzato se, al momento dell’assunzione, l’azienda ha in corso sospensioni del lavoro legate a crisi o riorganizzazione, salvo eccezioni legate all’inquadramento in un livello diverso o all’impiego in unità produttive non interessate dalla sospensione.

Requisiti per i dipendenti

  • Limite di età: il lavoratore deve avere meno di 30 anni al momento dell’assunzione. per ampliare il numero di lavoratori giovani che possono beneficiarne.
  • Prima esperienza lavorativa a tempo indeterminato: il lavoratore, per poter usufruire di questo incentivo, non deve aver avuto in precedenza un contratto a tempo indeterminato, eccetto contratti di apprendistato e di lavoro intermittente a tempo indeterminato, che non precludono l’accesso all’incentivo.
  • Contratto a tempo indeterminato: l’incentivo si applica solo alle assunzioni a tempo indeterminato o per la conversione di contratti a tempo determinato in contratti stabili.

Il recupero degli esoneri under 30 non goduti

Un aspetto particolarmente interessante della normativa sugli esoneri contributivi è la possibilità, per le aziende, di recuperarli nel caso in cui non siano stati utilizzati immediatamente. Spesso, infatti, le imprese non usufruiscono degli esoneri contributivi per vari motivi: alcune potrebbero non essere state a conoscenza dell’incentivo, mentre altre –  specialmente in aziende con tasso elevato di turnover – potrebbero trovare complesso monitorare tutti gli incentivi già sfruttati e quelli ancora disponibili per il recupero.

Il recupero di tali benefici, tuttavia, può rappresentare un vantaggio economico non indifferente, specialmente per le imprese che occupano un numero consistente di giovani.

Le aziende che intendono richiedere il recupero devono fare domanda all’INPS, dimostrando di avere i requisiti previsti dalla normativa per poter usufruire dell’esonero contributivo under 30.

A questo scopo, EfficientamentoFacile, un servizio offerto dall’agenzia per il lavoro Prospettiva Lavoro, rappresenta un supporto fondamentale per le aziende che vogliono verificare il loro diritto agli esoneri.

Gli esperti di EfficientamentoFacile analizzano la situazione contributiva pregressa e attuale dell’azienda, identificando eventuali incentivi non sfruttati. Se viene confermato che l’azienda ha diritto al recupero, assistono l’azienda nella presentazione della richiesta di rimborso o compensazione all’INPS. In questo modo, le imprese possono ottimizzare le proprie risorse economiche, senza doversi districare autonomamente nell’iter burocratico.

Ma c’è di più: la scoperta del diritto a rimborsi potrebbe portare con sé la possibilità di ottenere ulteriori risparmi. Infatti, l’azienda potrebbe avere diritto non solo al recupero degli esoneri passati, ma anche all’applicazione dell’incentivo per il presente.

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